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Un romanzo da assaporare lentamente che rivela la sua anima pagina dopo pagina. Lorenzo Meacci costruisce una sorta di labirinto narrativo in cui le cui vicende dei due protagonisti principali, apparentemente diversissimi tra loro, si sfiorano senza toccarsi fino all'epilogo. Lei, Flavia, single quarantenne con un figlio autistico e un compagno inaffidabile che entra ed esce dalla sua vita. Lui, il Maestro, appellativo con cui viene indicato per la quasi interezza del romanzo, regista teatrale di fama internazionale caduto in disgrazia e richiamato nel paese di origine per mettere in scena uno spettacolo bizzarro. Entrambi costretti, ognuno a modo proprio, a fare i conti con i fantasmi del passato e soprattutto con se stessi. Intorno a loro un caleidoscopico universo umano: una ex compagna con cui il Maestro ha avuto una figlia perduta troppo presto, un'amica dalle relazioni complicate, un artista inglese che somiglia in modo inverosimile a Paul McCartney, una improbabile compagnia di attori dilettanti. Flavia e il Maestro toccheranno il fondo della disperazione per risalire, inconsapevolmente l'uno grazie all'altro, la china e tornare ad amare la vita.